Non solo emergenza abitativa, ma anche risparmio, impronta ecologica, ricerca di legami sociali più forti, un maggior senso comunitario e di condivisione che si sviluppi spontaneamente sono queste le motivazioni e le trasformazioni sociali che stanno guidando il mercato immobiliare.
Si tratta di una diversa modalità di concepire l’abitare, un nuovo modo di valorizzare condivisione e partecipazione, racchiuse nel concetto di Cohousing, un’esperimento per combinare sostenibilità sociale, economica e ambientale, nato in Danimarca nella seconda metà del XX secolo che si è diffuso in tutto il mondo, specialmente in Nord Europa, Stati Uniti, Canada e Australia. Da qualche anno il Cohousing è sbarcato anche in Italia dove sembra riscuotere molto successo nel mercato immobiliare.
Un nuovo modo di vivere il costruito si sta sviluppando anche a Pontedera con l’introduzione di strumenti con un forte accento innovativo, come il progetto il progetto eco-housing, studiato dal gruppo Cohousing Pontedera, che prevede la costruzione di un borgo ecosostenibile con dodici abitazioni in legno vicino al centro città ma racchiuso in una sorta di oasi verde, in cui gli elementi chiave divengono la condivisione e la gestione comune di alcuni spazi e strutture all’interno di uno stesso agglomerato abitativo e una spiccata connotazione di sostenibilità ambientale legata alla bioedilizia.
L’abitare, quindi, che per necessità o per vocazione cambia e cerca nuovi modi per proporsi recuperando quel senso di comunità in mezzo a città che non consentono più forme di comunicazione adeguate tra i loro abitanti
Per maggiori informazioni: