Edifici dismessi, aree sottoutilizzate: oggi lo sviluppo della città dipende dalla capacità di ripensare l’uso degli spazi; un processo di rinnovamento che sempre di più si struttura attorno all’individuo.
Molte sono le iniziative che su questo concetto stanno fiorendo, prima fra tutti l”innovativo “Pop Hub”, vincitore del bando “Smart Cities and Social Innovation“, un progetto di riqualificazione urbana che parte dalla mappatura degli spazi urbani inutilizzati tramite una piattaforma web e app ai fini di rivitalizzazione urbana e sociale.
È nell’idea di creare una rete tra persone e spazi che possiamo inserire il ciclo di assemblee partecipative e workshop sviluppatesi a Pontedera tra novembre 2014 e gennaio 2015 “Partecipiamo Palazzo Pretorio-Riuso e nuove possibilità ”.
Una serie di incontri aperti ai cittadini per trasformare l’edificio dismesso sede dell’ex tribunale in una risorsa dove possano nascere nuovi usi e nuove storie; un’iniziativa interessante che ha prodotto linee progettuali innovative per la valorizzazione del territorio.
Due le principali manifestazione di interesse: la proposta “Palp”, che vede la rinascita dell’edificio in un book cafè e centro espositivo oppure “Pontedera OpenArted, la città nel palazzo con il cuore aperto”, che sviluppa l’idea di luogo simbolo, enfatizzato da un alto fascio luminoso, e documento che racchiuda la storia e le eccellenze del territorio.
Book Caffè o Centro Espositivo le due idee emerse questa mattina nell'assemblea per il riuso di Palazzo Pretorio pic.twitter.com/WMFFMUqA4L
— S.Millozzi Sindaco (@Pontedera) January 31, 2015
Un’esperienza di successo che ha scaturito molto interesse, tanto che già si pensa ad una replica del progetto per il Vilaggio Scolastico di Pontedera e Villa Crastan, l’affascinante edificio neorinascimentale dove sorgeva la Biblioteca Comunale di Pontedera.
Un processo di rigenerazione urbana che nasce dalla collaborazione tra cittadini e amministrazione locale per trasformare spazi abbandonati in luoghi che accolgano progetti a carattere sociale, culturale e di innovazione.
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